Ebbene si oggi vi propongo una riflessione filosofica. L equazione scritta nell header e cioè Y=-kx è generalmente è nota come equazione della molla .
Oggi ve la ripropongo in chiave diversa la formula dice che una molla di costante elastica K si oppone alla deformazione
(vedi il segno meno dell equazione) con una forza che è diretta in direzione opposta all 'allungamento (o alla compressione) esercitando quindi una forza di richiamo (o espansione) nella direzione opposta. Se ci pensiamo bene è il principio base che manda avanti una coppia di innamorati . Sia che sia lui a condurre il coteggiamento sia che sia una lei ,c'è di fatto un individuo che nella coppia insegue l altro e questo è innegabile. Accade quindi che quando l elemento "debole" (non vuole essere per forza inteso con accezione negativa) della coppia insegue quello "forte" questo tenda ad allontanarsi, in un perverso gioco di tira e molla ... Questa equazione che di fatto sta descrivendo una oscillazione sembrerebbe descrivere bene la tendenza dell inseguito ad opporsi all inseguitore.E se ci pensiamo un attimo inseguire come oscillare sono la prima la base della coppia, la seconda invece il comportamento naturale della molla quando viene deformata descritta in maniera matematica.La base per la sopravvivenza della coppia stessa e dunque questa naturale e altalenante tendenza dell' insegiutore e dell inseguito a scambiarsi il ruolo , innescando uno straordinario ballo ritmico cadenzato dalle oscillazioni che avvengono in intervalli che nella matematica sono periodici (e cioè costanti) ma nella vita ovviamente tutt altro. Quando si supera il limite di oscillazione consentita cioè il carico di rottura della molla ( cioè della coppia) le oscillazioni producono una deformazione della molla permanente e nella fattispecie la rottura della molla ( quindi per analogia della coppia). La molla oscillando a intervalli ritmici descrive nel tempo la sua deformazione e la sua posizione rappresenta ancora per analogia uno stato nella vita di coppia .Cio che mi meraviglia è l incredibile analogia che ho notato tra la molla e rapporto di coppia e come una schematizzazione matematica cosi semplicistica possa invece approssimare bene ,almeno nei tratti in superficie, quella che è la realta relazionale che alcuni di noi avranno prima o poi vissuto. Fatemi sapere cosa ne pensate ....dite la vostra ... lo so è al limite della perversione ma a volte mi capita di fare queste riflessioni....:-)
lunedì 23 giugno 2008
Y = -KX è l equazione dell amore?
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6 commenti:
E' nota come la Legge di Hooke :D
Si lo so ma volevo vedere se stavi attento :) ciaott
ciao,
io vorrei proporti una somiglianza che credo migliore… la somiglianza tra la legge di faraday-neumann e l’amore… perche la formula dice che l’opposto della variazione del flusso del campo magnetico fratto il tempo d’azione del circuito danno una forza elettromotrice (un delta potenziale)… in ogni caso.. il discorso è che quando accendi la lampadina la corrente non arrva subito al suo valore massimo, ma fa una sorta di scalata, perchè l’elemento induttivo del circuito gli si oppone… e quando spegni la luce, la lampadina non si spegne di botto, ma passa un attimo prima che si spenga, perchè ora l’elemento induttivo è a favore del mantenimento della corrente…
IN SOSTANZA: l’elemento induttivo di un circuito si oppone ad un cambiamento di corrente:
1) se non c’e corrente, tende a farla diminuire (ovviamente per un breve tempo)
2) se c’e corrente tende a non farla andare via (vedi sopra)
l’amore è un po’ cosi… il cervello all’inizio pensa e ripensa e fa resistenza perche non e convinto della love story… e poi l’amore sale al massimo quando il cuore batte il cervello… poi, se ci sono dei problemi, l’amore scende, ma il cervello tende a mantenerlo, perche il legame con l’altro è molto forte… e alla fine (SOLO se ci sono stati problemi) l’amore scende e si spegne, ed il cuore è sconfitto……
Beh che dire andrea la tua similitudine rende decisamente l idea ... ti rendo onore perche in effetti descrive una condizione che ognuno di noi ha sentito sulla pelle e che quindi mi sento di appoggiarti.... che dire graziie del commento e torna a trovarmi ciao.
Vi propongo una cosa piu' basso livello...
L'amore nella donna e' come un'ammortizzatore sottoposto ad una traslazione: si oppone alla velocita' di cambiamento di opinione che essa ha nei tuoi confronti [non sei piu' quello di una volta...].
Nell'uomo e' come un'ammortizzatore sottoposto ad una rotazione: si oppone ai continui "giramenti" di scatole [mi sono trattenuto!] cui l'altro sesso lo sottopone [la lista sarebbe troppo lunga!]
P.s: Non intendo offendere la categoria femminile...vado per luoghi comuni!
La legge y=kx descrive un fenomeno regolato da proporzionalità diretta.
Ossia: se io lavoro, anche chi è in relazione con me lavora. Se io lavoro il doppio di prima, anche chi è in relazione con me lavorerà il doppio. Stessa cosa con il dimezzamento del lavoro.
Il problema è che nella vita, le persone non si comportano così, ossia: se io faccio qualcosa per qualcuno, quel qualcuno non ricambierà. Se io faccio ancora di più, quel qualcuno farà ancora meno. Stessa cosa tra uomini e donne.
Quindi vedete che l' equazione giusta è y=k/x
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